HomeNotizieEducazione e IstruzioneNascono le “comunità educanti”: il Casentino investe sulla formazione dei giovani.

Nascono le “comunità educanti”: il Casentino investe sulla formazione dei giovani.

Il Casentino investe e punta sulla formazione dei giovani rendendola più qualificata, completa e ricca di esperienze. Nascono così le “comunità educanti”, ovvero delle vere e proprie task force di soggetti appartenenti al mondo delle istituzioni, della scuola, dell’associazionismo, del settore produttivo e del terzo settore che si uniscono per qualificare l’offerta educativa e combattere l’esclusione sociale dei giovani casentinesi, creando nuove opportunità formative e lavorative. Il progetto, finanziato dalla Strategia delle Aree Interne, che dal mese di marzo coinvolgerà anche la Valtiberina, ha creato un gruppo di lavoro ampio e qualificato, al momento impegnato a partecipare al bando promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la famiglia volto a rafforzare l’educazione dei giovani e contrastare la povertà educativa dovuta dalla pandemia. Ai numerosi e partecipatissimi corsi che già si svolgono nella sede delle Officine Capodarno e che specializzano i ragazzi rendendoli pronti all’inserimento nel mondo lavorativo locale dell’artigianato, del turismo, della bioedilizia e della forestazione, si aggiunge così un percorso di formazione e condivisione ad esso complementare e sinergico, che vede la collaborazione dell’Università di Firenze e il riconoscimento dalla Conferenza dell’Istruzione con l’equipe tecnica del Piano Educativo Zonale. Si tratta di incontri organizzati e tenuti da docenti e collaboratori dell’Università con la collaborazione del Centro Servizi della Rete Ecomuseale dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, che hanno preso avvio dalla metà di gennaio da remoto attraverso una piattaforma web, puntando al rafforzamento del sistema educativo territoriale e della dimensione informale dell’apprendimento.
“L’Ecomuseo si conferma un importante soggetto di aggregazione per il territorio, anche grazie al prezioso lavoro del suo direttore, Andrea Rossi, professionista qualificato e stimato – ha dichiarato Eleonora Ducci assessora al sociale nell’Unione dei Comuni – quella delle comunità educanti è un’occasione di crescita per tutto il Casentino e in particolare per i nostri giovani, che grazie a questo progetto potranno formarsi anche oltre la scuola, arricchendo le proprie conoscenze attraverso la conoscenza del patrimonio immateriale del territorio, trasmesso loro attraverso percorsi nuovi e diversi che coinvolgeranno tante categorie, perché educazione non è solo scuola, ma è anche conoscersi, crescere, scambiare, vedere e sentire con gli occhi, le orecchie e il cuore”. Nella definizione delle comunità educanti è prioritario creare un gruppo di lavoro coeso che nel caso del Casentino è già pronto ad individuare opportunità progettuali e di finanziamento.
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